C'è quel mio amico...che ha fatto un sacco di cose...se digiti il suo nome su google compaiono tutti gli articoli che ha scritto, le organizzazioni di cui ha fatto parte, gli amici che lo citano, i risulati in graduatoria per borse di studio varie...piccoli successi, traguardi importanti. Tappe fondamentali.
Ma sento di non potergli essere accanto, non mi sento degna, ci saranno altre persone sicuramente a lui più care...eppure siamo tutti così piccoli di fronte al dolore.
Vorrei potergli essere vicino ma mi è impossibile...dov'è? Come sta? E' troppo presto? Sì, ma io come mi dovrei comportare?Vuole stare solo? Si vuole stare soli in queste situazioni? Bisogna stare soli?
Non lo so, non lo so se tutte le esperienze che può aver vissuto nella sua giovane vita l'hanno preparato a questo. Non si è mai pronti a cose del genere...
Ieri volevo scrivergli una mail...ma sono ancora qui...che devo mettere assieme le foto di Flavio...elaborare il lutto, elaborare...
Come si fa a dire ad una persona che sei vicina al suo dolore? Che ne sai tu di cosa prova?....ma è vero quello che provi tu...qualcosa d'indefinito...e nella paura ti chiedi "quando toccherà a me?"...
Sono senza parole, senza domande e senza risposte.
Ciao Flavio e ciao Elizabeth....bisogna viverla sta cazzo di vita, prenderla a morsi, calci e pugni...niente va dato x scontato. E' un dovere. Niente rimpianti...giusto 4 o 5, ma non di più.
Niente rimpianti...
Ema ti voglio bene.
martedì 26 febbraio 2008
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