giovedì 15 settembre 2011

Non abbiamo nient'altro da farti fare

Farti fart!

A quanti sarà mai capitato di vincere alla lotteria?
Ok, ma avrete pur vinto qualcosa nella vostra vita, no? Ecco.
Il momento esattamente prima della certezza assoluta di aver vinto, quello subito dopo la scoperta. L'incredulità e lo stropicciamento degli occhi. La lettura e rilettura, il controllo e il ricontrollo. La verifica, lo scuotimento di testa il "no, non è possibile...vedi che ho sbagliat...". Il prima dell'esultanza.Quei momenti prima. Minuti, quarti d'ora, un paio di giorni al massimo a seconda di cosa si può aver vinto. Ecco.
Moltiplicatelo per un mese e due giorni di preavviso dal licenziamento.

Non sai ancora se gioire o no. Sei in preda allo sconforto, alla frustrazione e ti senti umiliato/a ogni giorno che passa. Ogni mattina, suona la sveglia e senti il tuo "Ma che cazzo vado a farci lì dentro?" crescere sempre di più nella tua testa fino ad arrivare alla bocca: a breve te lo chiederai ad alta voce, lo urlerai. Alle 7 del mattino.

Ma che cazzo vengo a farci qui dentro? A trovarmi di fronte della gente che non si è ancora capito cosa faccia?
Già, già non sempre i parenti sono serpenti tra di loro eh già...quando si coalizzano avvelenano la loro vittima, tutta presa dal costruirsi un rifugio una tana alla bell e meglio, la avvelenano, gli avvolgono attorno le spire, stringono, stringono. Iniettano, iniettano.

Ho appena scoperto che "iniettanto" si scrive con una "n"!

Comunque, dicevo, t'ammazzano e ti umiliano. Perché il veleno e lo stritolamento ti fanno assumere pose strane, fare smorfie ridicole e versi, perdere il controllo del proprio corpo...
Eeeee da qui le scoregge!




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